Secondo Grazia Deledda la donna sarda per eccellenza è senza dubbio quella di Orune e dei paesi limitrofi, laddove la donna appare come l’incarnazione perfetta del paesaggio montuoso e selvaggio, “sublime nella sua desolazione”, altera, superba, arguta, perfettamente calata nei suoi ruvidi panni di orbace. Timorosa di Dio, in balìa di anime vaganti, ha il coraggio, con la gonna avvolta intorno al capo, di sfidare la notte popolata di creature soprannaturali o nemici mortali
Fonte
“grazia deledda saggista e reporter. La ricerca sulle tradizioni popolari attraverso la figura femminile”
Maggie S. Lorelli
SA CANNACCA BLANCURA
DESCRIZIONE
55 cm di lunghezza circa (essendo delle creazioni fatte a mano le misure possono leggermente differenziare
chiusura broccato e bottone
bottone sardo, lavorazione a melograno in argento
Tit. 800°°